“Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni” (William Shakespeare, La Tempesta, Atto IV)
E se quella che crediamo realtà fosse sogno? Cosa ci dà la certezza che non lo sia? In fondo, mentre stiamo sognando durante lo stato di sonno e fino a quando non ci svegliamo, tutto ciò che avviene nel sogno ha per noi la stessa realtà di ciò che avviene nello stato di veglia: i luoghi, le persone, i suoni, i pensieri, le emozioni che viviamo nel sogno ci appaiono “reali” fino a quando, al risveglio, ci rendiamo conto che tutto quello è accaduto nel sogno, tutto ciò che vi abbiamo incontrato, vissuto, sperimentato, in realtà è “fatto” di quella che potremmo definire “materia onirica”, o, con le parole di Shakespeare, “sostanza di cui sono fatti i sogni”.
Il messaggio della “Non-Dualità”, che ha cambiato la mia vita e che vorrei provare a diffondere attraverso questo blog, per come l’ho recepito, ci guida verso la comprensione dell’unica Realtà; ci aiuta a riconoscerla, per scoprirla diversa da come la pensiamo; ci conduce a realizzare quanto siano ingannevoli le credenze che abbiamo costruito intorno ad essa, a renderci conto di come, incomprensibilmente, tali credenze non siano da noi mai messe in discussione e nessuno mai ci inviti a farlo.
E’ un messaggio che ci porta a esplorare le convinzioni che possediamo sulla realtà, smettendo, finalmente, di darle per scontate. Ci stimola ad affrontare le nostre opinioni, i concetti su cui basiamo le nostre certezze, alla luce della nostra esperienza vissuta, non in base a costruzioni teoriche divenute pressoché inconsapevoli; ci spinge ad individuare i falsi presupposti che condizionano la nostra visione del mondo, su cui basiamo le nostre credenze sulla realtà e che non riconosciamo ingannevoli soltanto perché non ci viene neppure in mente di poterli mettere in discussione, tanto è solida e radicata la loro presenza nel nostro pensiero e nello sguardo che rivolgiamo all’esistenza.
La scoperta dell’inconsistenza e dell’infondatezza delle premesse su cui basiamo le convinzioni che possediamo su ciò che siamo, sul mondo che ci circonda, su cosa sia la vita, su quale sia il suo significato, ci conduce a sollevare il velo che copre la vera natura del Reale, dissolvendo lo stato d’ignoranza in cui siamo immersi e che provoca tutta la nostra sofferenza emotiva e psicologica.
Uno dei modi in cui l’esperienza di “Comprensione della Realtà” (più comunemente conosciuta come “Illuminazione”), viene descritta dalla “Non-Dualità”, è attraverso il paragone con il momento del risveglio dal sogno notturno (“Risveglio” è un altro termine con cui viene indicata questa particolare “esperienza” in campo spirituale) quando, alla fine dello stato di sonno, svegliandoci insieme al ricordo del sogno in cui eravamo immersi, emerge in noi, con indubitabile chiarezza, una diversa consapevolezza rispetto a ciò che, durante il sogno, avevamo giudicato “reale”: nel momento del risveglio ci appare chiaro che tutti gli oggetti apparsi nel sogno, tutte le esperienze vissute, le persone incontrate, i luoghi visitati, i sentimenti provati, i pensieri pensati, tutto ciò che nel sogno abbiamo percepito distinto e separato (una montagna diversa dal mare, un cane diverso da una nuvola, io diverso da altre persone, etc…), in realtà era “fatto” della stessa identica materia, potremmo dire, usando la meravigliosa espressione shakespeariana, era “fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni“, pur apparendoci, al contrario, fatto di materiali e forme diversi e distinti, esattamente come ogni cosa ci appare diversa e distinta, nella forma e nella materia, durante la vita di veglia.
La “Non-Dualità” ci dice che il vissuto sperimentato nel particolare momento del risveglio dal sogno notturno, è simile e paragonabile a quello che ognuno di noi può vivere, in modo improvviso o, più spesso, graduale, con l’emergere della Comprensione (si potrebbe anche dire “del Riconoscimento”), di quale sia la natura della Realtà, di cosa sia Ciò di cui siamo fatti e di cui tutto è fatto, di chi siamo, invece di chi crediamo di essere.
Tale “Comprensione” non può essere raggiunta in modo completo dalla mente, non è una conquista intellettuale, non è una filosofia, non è rappresentata da “nuovi concetti che sostituiscono vecchi concetti” anche se, come credo sarà presto evidente, la mente non “rinuncerà” facilmente al desiderio di capire e di afferrare proprio quella comprensione che sembra “sfuggirle”.
La “Comprensione definitiva della Realtà” (Realizzazione del Sé, Illuminazione, Risveglio, Liberazione) può essere soltanto “vissuta”, “sperimentata”, “riconosciuta”, può soltanto “accadere”, proprio come accade, spontaneamente, che ci si risvegli dal sogno.
Nulla di ciò che appartiene alla dimensione “limitata” che chiamiamo “esistenza”, il periodo di tempo che intercorre fra la nascita e la morte, e che, in queste righe, stiamo paragonando al sogno notturno (quindi, portando avanti la metafora, nulla di ciò che appare nel sogno), potrà mai “afferrare” in modo completo, potrà capire essenzialmente, Ciò che non ha limiti né nel tempo, né nello spazio, Ciò che è eterno ed infinito, Ciò che dà vita al sogno e di cui il sogno è fatto, Ciò che scopriremo essere la nostra Sostanza, così come la Sostanza del tutto.
In altri termini, la mente, con i suoi pensieri, le sue immagini, le sue parole, così come tutto ciò che accade durante l’esistenza, possiedono la caratteristica di essere limitati, di avere confini.
Al contrario, Ciò da cui questa esistenza scaturisce, Ciò che è “Sorgente e Sostanza” di tutto ciò che è, non ha limiti, non ha confini, non ha inizio e non ha fine, e, per questo, non può essere totalmente compreso dalla mente, non può essere descritto compiutamente dalle parole, da quella e da queste può soltanto essere “avvicinato” e “indicato”.
La mente, quindi, non può comprendere la natura della Realtà, ma, e questo è altrettanto vero ed importante, non è “altro” da essa, accade in essa ed è fatta di essa, esattamente come tutto ciò che esiste; nello stesso modo, tutti gli elementi che appaiono nel sogno notturno (personaggi e menti compresi) non sono “altro” da, accadono nella, e sono fatti della coscienza del sognatore.
Tutto ciò che esiste è Coscienza, la “Materia” infinita ed eterna in cui e da cui tutto accade. E’ stata definita in molti modi: Coscienza, Consapevolezza, Essenza, Dio, Sorgente, Uno, Sé, etc., ma, come sto cercando di sottolineare, nessun termine, nessuna definizione, potrà mai corrispondere e spiegare in modo esauriente Ciò che dalle parole può essere soltanto “suggerito”.
Ci sono, tuttavia, termini, immagini, pensieri, oggetti, esperienze, che, pur appartenendo alla dimensione limitata dell’esistenza (pur appartenendo al sogno), mantengono una particolare “vicinanza” alla Sorgente illimitata da cui emanano, possiedono una qualità di “trasparenza” in grado di lasciar intravedere lo Sfondo infinito da cui provengono e a cui si sovrappongono. Le parole che sto iniziando a scrivere in questo spazio mi auguro possiedano tale qualità, e possano, per questo motivo, “facilitare” la Comprensione di Ciò che siamo. Sono parole mosse dalla Consapevolezza che soltanto attraverso questa Comprensione ognuno di noi potrà arrivare a vivere la pacificante e liberante certezza di essere la Felicità che sta cercando.
Moksha
14 maggio 2014 @ 18:37
E’ come una finestra che si apre sull’azzurro e sulla luce che illumina e colora ma non ferisce e sull’aria fresca e rigenerante. Tanto per usare parole che il tandem corpo-mente può capire. Chiudere gli occhi e respirare da questa finestra a pieni polmoni è l’immagine più vicina alla consapevolezza che mi viene in mente. Il problema è che poi qualcosa chiama e ci voltiamo e la finestra si richiude e torna il buio, e trovare una finestra nel buio non è così facile… Per questo c’è bisogno di questo blog che ci fa suonare il campanellino (ottima scelta!) e ci ricorda come veramente stanno le cose.
15 maggio 2014 @ 1:04
Grazie per le tue parole di apprezzamento e sostegno cara Alessandra, il paragone con una finestra dalla quale entra luce ed aria fresca mi sembra bellissimo e “rassicurante”. Spero che in questo spazio possa iniziare un dialogo tra noi che, attraverso il messaggio della Non Dualità, per come io posso e riesco ad esprimerlo, dissolva gradualmente e definitivamente il buio che temi ed in cui dici, a volte, di ritrovarti. La luce che sei, che siamo, che è sostanza di tutto ciò che è, non può spegnersi mai, ma può venire coperta dalle costruzioni della mente scambiate per “realtà”; mi auguro che le parole di questo blog potranno continuare ad arrivarti come aperture, segnali, indicazioni, che favoriscano il graduale riconoscimento della tua realtà eternamente luminosa.
Grazie di cuore.
23 giugno 2014 @ 17:10
WOW! Che meraviglia! Le tue parole sono belle, precise e colme di presenza. Grazie. Continuerò a leggerti appassionatamente.
23 giugno 2014 @ 23:26
ma grazie Nux, benvenuto!
ricevere il tuo apprezzamento e sostegno è bello ed importante. Spero che anche questo possa essere un modo per continuare a dialogare sul tema che tanto ci appassiona.
27 dicembre 2015 @ 16:41
Grazie mille, l’articolo mi è servito molto!
27 dicembre 2015 @ 18:04
Grazie a te Margaret,
il motivo che mi spinge a condividere ciò che sto comprendendo della Realtà, è proprio il desiderio di offrire, a chi è pronto a riceverlo, l’aiuto che io stessa ho ricevuto nel momento in cui ho incontrato il messaggio della Non Dualità.
29 gennaio 2016 @ 11:14
« Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno e racchiusa la nostra breve vita. »
14 ottobre 2017 @ 15:40
Di sfuggita e per caso vengo indirizzato alla pagina del tuo blog, e, anche se non posso adesso soffermarmi con l’attenzine che merita, ho immediatamente trovato assonanza con la nuova “Era” che albeggia dentro di me da qualche tempo e che mi pare proprio collegarsi alle nuove prospettive fiosofiche-spirituali sbocciate negli utlimi decenni, a testimoniare la necessità delle coscienze di superare i vecchi “schemi” che come trappole ingabbiano in una realtà che infine risulta limitante e costrittiva col rislultato di aumentare sofferenza e generare timori altrimenti superabili.! Le “nuove” prospettive in realtà sono una “rirpesa” di antiche filosofie e tradizioni inquinate , perseguitate, derise dalla moderna società materialista e razionale..sia pure preziosa nel progresso che ci ha garantito, ma lontana dalla dimensioine più spirituale che può ridonarci la speranza di una esistenza più completa e meno timorosa del tempo, dello spazio, …della Morte…
Il velo di “Maia” ci separa da una comprensione più vicina alla realtà e le tradizioi orientali possono indicarci una via più adatta di altre , questo è il mio parere…Il principio di -Non Dualità- cui ti riferisci appare uno dei cardini di qeìueste prospettive e comprendo pienamente la tua necessitaà di condividere queste idee. intuizioni poichè esse ti permettono di sentire gli altri e tutto il Cosmo come parte integrante di te stessa e così difficilmente si esclude l’altro…è difficile non pensare che tutti siamo uniti …ma Sentirlo è differente e questo tu lo avverti come una forte speranza di Cambiamento dei gruppi, delle comunità…dele società…Perciò si sente il desiderio di portarlo fuori di sè..
E la stessa mia sensazione ..e sono consapevole anche del fatto che, allo stesso mododi una fede, è impossibile rqaccontarlo fintantochè una persona non è predisposta a poter aprirsi a nuove prospettive..MA i cambiamenti si sentono progressivamente e ogni tassello che individualmente mettiamo è fondamentale alla costruzione di questa nuova Coscienza
GRAZIE per questo spazio e spero di poter aprire nuove discussioni qui…
Giuseppe
14 ottobre 2017 @ 17:34
Caro Giuseppe,
grazie per il tuo contributo, l’ho letto con interesse e piacere, condividendolo in ogni sua parte. Spero che anche altre persone, passando “per caso” di qui, possano beneficiarne.
Mi farà molto piacere ricevere altri tuoi commenti o domande se e quando troverai il tempo di leggere altri articoli del blog.
Sapere che altre persone condividono lo stesso amore per la Verità e che la loro ricerca si basa principalmente sull’esperienza vissuta è sempre un momento importante per me.
Quindi grazie per avermelo comunicato attraverso parole di condivisione e apprezzamento che mi arrivano come sostegno e stimolo.
Per il momento non sto in alcun modo pubblicizzando questo mio blog e assistere all’arrivo di amici che hanno voglia di esprimere le loro comprensioni, i loro dubbi, le loro domande, le loro esperienze, è sempre bello ed emozionante per me.
Spero di leggerti nuovamente.
Un abbraccio.
Monica
14 ottobre 2017 @ 19:01
Sicuramente terrò d’occhio questo spazio…Monica , e sarebbe bello un giorno riunire un gruppo di riflessione dal “vivo” … ma la rete è già una grossa opportunità che, perche no, può permettere anche molto altro!
Buona serata
15 ottobre 2017 @ 16:09
Sono d’accordo Giuseppe, sarebbe bello formare un gruppo di riflessione dal “vivo” e condividere l’amore per la Verità. Tu dove vivi? Nel frattempo ci vediamo da queste parti 😉 Grazie ancora
15 ottobre 2017 @ 17:43
Non so tu dove vivi ma io sono della provincia di Napoli..
16 ottobre 2017 @ 0:41
Siamo affacciati sullo stesso mare, ma viviamo in luoghi lontani. Abito a Viareggio da molto tempo ormai, anche se sono nata e ho vissuto metà della mia vita a Piacenza. Questa è la storia della persona che ho creduto di essere fino all’incontro con la Non Dualità
16 ottobre 2017 @ 10:28
“La lontananza non è mai distanza” recitava una canzone di Niccolò Fabi…e nulla è mai detto..
Ad ogni modo sarei interessato a capire quale è stato il percorso teorico e/o esperenziale, che ti ha portato ai cambiamenti cui ti riferisci..!
a presto
17 ottobre 2017 @ 18:28
Sono sempre stata molto curiosa della vita e di tutte le sue forme. Fin da bambina ho avuto la sensazione di essere parte di qualcosa di immenso. Guardavo il cielo stellato e mi sembrava incredibile. Ho iniziato molto presto a pormi “domande” sulla realtà, sulla vita, sull’esistenza umana, sulla sofferenza, sull’amore e non ho mai smesso di pormele e di cercare risposte. Dopo un lungo percorso di letture, di studi, di pratiche, di sete di conoscenza mai placata, circa 6 anni fa sono approdata al territorio Advaita, attraverso la lettura di un libro di Ramesh Balsekar. Fin dal primo momento ho avvertito con emozione e gioia di essere vicina alla “fine” della mia ricerca e questa percezione si è chiarita e consolidata mano a mano che procedevo nell’esplorazione del territorio. Dopo quelle prime letture c’è stato il fondamentale incontro con Rupert Spira e il suo insegnamento. Non ho mai smesso di leggere, di ascoltare video su You Tube (dove si può trovare veramente tanto materiale interessante se il proprio inglese è sufficiente) e di seguire questa passione che è diventata, insieme all’amore per mio marito, l’assoluta priorità della mia vita. Riconoscere la propria vera Identità è ciò che di più meraviglioso può accadere durante un’esistenza umana. Il mio augurio sincero per te e per tutti i “ricercatori” a cui dovesse succedere di leggere le righe di questo blog è che la Grazia tocchi le vostre vite con il riconoscimento di Ciò che veramente siete, il Sé senza limiti ed eterno in cui e da cui tutto prende forma e grazie a cui tutto è conosciuto.
21 ottobre 2017 @ 19:16
Cara Monica, basta l’entusiasmo con cui lasci emergere le tue idee risanatrici a trovare assensi in chi sente le stesse risonanze! Mi ritrovo molto nelle tue sensazioni e desideri e sono sempre convinto che, certi paradigmi concettuali possono essere raggiunti solo dopo una certa “soglia di apertura ” che la si riconosce solamente quando arriva in seguito ai subbugli e agli entusiasmi che porta e che non può essere compresa da chi non la vive!
Da un paio di anni tra libri e conferenze e interviste da youtube seguo tracce di vari autori che mi hanno accompagnato verso questa nuova frontiera, i cui semi già timidamente giacevano dentro di me, la quale attraverso dimensioni filosofiche e spirituali stanno , con mia soddisfazione chiudendo anche il cerchio con le utlime frontiere della scienza , in particolare della fisica quantistica! Perchè le mie curiosità da sempre (preadolescenza)sono partite dall’analisi della scienza che da contrapposta,alla metafisica, religione, spiritualità (così come la presentava la mia cultura) risutla , oggi letta da un altro punto di vista, vicina o addirittura sovrapponibile a talune visioni del mondo non accettate dalla scienza ufficiale! La mia professione, la psicologia, è stata , con le esperienze dirette, la parte che più mi ha permesso di riorganizzare l’intera mia percezione della realtà e dare credito ai millenni di esperienza di certe tradizioni che già da tempo la dicevano molto lunga su certe verità!Che io sto abbracciando pienamente!
Gli autori che mi hanno colpito negli ultimi tempi e i testi sono tanti che ci vorrebbe troppo qui per ricordare ma, per condividere con te mi fa piacere menzionarti i principali contributi : C.G Jung (psicanalista) ; Claudio Naranjo(psicoterapeuta maestro spirituale incontrato qualche mese fa) mi ispirano come professione ..le filosofie che mi hanno interessato e rapito sono Georges I. Gurdjieff; P. Yogananda;J.Krisnamurti; e altri che sfuggono ora, nel rivedere concetti religiosi grosso spunto ho ricevuto dal bilbista Mauro Biglino e dallo scrittore Paolo Franceschetti…non ultimo il quasi fantascentifico dottor Corrano Malanga..
Non sempre con questi professionisti concordo su tutto, ma mi hanno dato grossi spuntu di riflessione che ritengo fondamentali, anche quelli che appaiono oltrepassare gli schemi ordinari ..siccome è cosi che credo si possa avere la possibilità di varcare certe soglie …
Non volgio ulteriormente dilungarmi so che poi non finirei più..
intanto ho visto sommariamente il contributo di Ramesh Balsekar, che non conoscevo, ma trovo sia sulla stessa linea di quelli che io ti ho mensionato..
a presto
Giuseppe
2 settembre 2019 @ 20:47
Non puoi mettere solo ciò che ti fa comodo…
Saluti
Addio
3 settembre 2019 @ 23:39
Caro Alessandro,
aggiungo molto volentieri i commenti che capisco e che giudico utili al dialogo (d’altronde è il “mio” blog). Mi devi scusare ma non ho compreso nulla del tuo commento precedente e per questo ho valutato di non pubblicarlo.
Se devo essere sincera non ero neppure sicura che fosse inerente all’articolo o fosse una delle tante e-mail “spam” che arrivano.
Se vorrai fare uno sforzo per permettermi di comprendere ciò che pensi del tema trattato te ne sarò grata.
Grazie.
Saluti
6 settembre 2019 @ 10:02
Nulla di offensivo ma solo di rabbia e rimprovero per questo ”pianeta”. Cosa sappiamo veramente della storia? Cosa racconteremo ai nostri figli?
I miti della storia erano persone povere che non sapevano parlare…
7 settembre 2019 @ 15:58
Il tuo sogno ”limitato” portalo nella tua di realtà, là dove esistono confini e margini…
La tua offesa ogni oltre limite non portatela dietro, in quanto pesa più del macigno di tutte le nefandezze cui son state dette o fatte… non assumerti il corpo di un altro…poiché qui, nella mia realtà, diventi solo una materia prima ancor di averlo sol pre-immaginato.
11 gennaio 2020 @ 14:06
La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c’ luogo dove non risplenda. Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno racchiusa la nostra breve vita.