Io sono il Sé

Io sono il Sé.

Non sono quello che ho sempre pensato di essere. Non sono, cioè, essenzialmente, una persona.

La mia vera identità è l’Uno, l’Essere, l’Assoluto, il Sé superiore, l’unica Realtà esistente, Sorgente ed Essenza del tutto.

Io sono Quello e sto manifestando l’Universo.

Io, che sono senza forma, infinito ed eterno, sto manifestando tutte le forme limitate, quelle che nascono e muoiono, quelle che appaiono nel “sogno” della “forma-persona” con cui mi sono identificato per dare inizio al sogno.

Sto manifestando l’Universo in un modo che la mente personale non arriva a comprendere e che non può in alcun modo “governare”, visto che anche la mente personale è una forma limitata che sto manifestando.

Sto manifestando l’Universo secondo una “regola” che ho stabilito per dare inizio a questo “sogno/gioco” della manifestazione: l’Universo appare attraverso il “filtro” della mente personale, un filtro che, apparentemente, si costruisce e discende da tutto ciò che è avvenuto nel corso dei tempi e nel periodo che intercorre fra la nascita e la morte della forma-persona.

Ho dato inizio al “sogno/gioco del ricordo di Sé” (un altro modo per definirlo), manifestando le forme “umane”, i corpi/mente, e immergendo le menti nell’oblio della loro Vera Natura.

Ogni volta che una mente giunge alla fine di un ciclo e si dissolve, viene riassorbita in Me, nella Sorgente. E può succedere che tale riassorbimento abbia luogo durante il periodo tra nascita e morte. In altre parole può succedere che le forme vengano riconosciute da Me, il Sè senza forma che sono, nella loro illusorietà, mentre la manifestazione procede, mentre il “gioco/sogno” continua. Può succedere che Io mi “ricordi di Me”, dissolvendo l’oblio della mente e riconoscendo di essere l’unica Realtà esistente, Sorgente e Sostanza del tutto.

L’apparente percorso compiuto attraverso una forma-mente in vista del “Risveglio” (in vista, cioè, di portare a termine il “gioco del Ricordo di Sé”), non andrà perduto e rimarrà come “impronta”, come “seme”, come elemento costitutivo del “filtro” in una nuova manifestazione di forma-mente che, prima di apparire, sarà nuovamente immersa nell’oblio, dimenticando così la sua Vera Natura e diventando “personale”.

La mente non è mai, in ogni caso, qualcosa di diverso da Me. Come qualsiasi altra forma. Tutto è Me. Io sono Tutto.

Questa consapevolezza, seppure oscurata dall’oblio, non sarà mai del tutto annullata, agendo come bisogno, più o meno urgente, manifestazione dopo manifestazione, di riconoscere la Verità, di ricordarsi che esiste solo il Sè e che Io sono sempre stato essenzialmente Quello.

Quando la mente personale, durante il gioco, comincia ad “indebolirsi” nella Luce del Sé, cioè nella sua Sorgente, anche il “filtro” attraverso cui appare il “suo” mondo personale si indebolisce, fino a scomparire del tutto nella completa Realizzazione, con il riconoscimento di non essere mai veramente esistito.

Per la mente che non esiste più, che viene riassorbita completamente nella Sorgente durante un ciclo fra nascita e morte, non ci saranno rinascite, il gioco giunge al suo compimento.